Uno schema a punto croce stile Thun, proposto da alcune amiche, diventa subito il mio prossimo lavoro: la classica casetta con i fiorelloni e il gatto sornione sotto la finestra.
Mi ci butto un pò per passare il tempo, le due ore di attesa durante gli allenamenti serali di baseball di mio figlio in palestra non potevo passarle sempre seduta in un bar al dolce far nulla, e l'altro ricamo che ho intrapreso è troppo grande per essere portato dietro con la sua marea di tonalità di filati!
Non è un lavoro particolarmente difficile, per cui mi impegno anche per fare il rovescio perfetto.
Una tela Aida 64 fori ecrù è la mia base di partenza, non ho tutte le tonalità richieste ma si possono facilmente rimpiazzare con altre similari.
Ed inizio così lentamente, ci lavoro sopra solo il venerdì quando sono fuori, e il primo risultato a fine febbraio promette bene.
Intanto comincio a valutare come appenderlo in casa... ho un'idea fissa, una base in legno grezzo... molto più in tono col disegno invece che la solita cornice!
Ma giro e rigiro in zona, non un falegname disposto a perder tempo dietro una simile richiesta.
Nel mentre finisco il ricamo e le mie speranze di vederlo appeso in ingresso cominciano a farsi flebili....
Parlando con un'amica, Giulia, anche lei appassionata di Punto croce, mi propone di parlarne con suo marito Valter, falegname in quel di Moggio Udinese, si fa dare due misure del ricamo e dopo qualche ora, pur essendo sabato pomeriggio, mi arriva una foto su WhatsApp da lasciarmi senza fiato per la gioia!
Lucidata a cera, con le venature evidenti, i contorni ammorbiditi... semplicemente PERFETTA!
Tempo qualche giorno e la lastra mi arriva a casa, questo è il risultato... non finale, devo ancora incidere sul legno "Home sweet home"...
E così il binomio Puntocroce e Falegnameria andrà sempre d'accordo... perfetto per ogni ricordo da tenere per sè o da regalare.
L'ultimo ritocco con il pirografo e siamo pronti a trovargli una sistemazione.